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Comunicazioni & News

Reportage del III G POINT

la Natura ha vinto sull'Uomo

I 16 equipaggi partecipanti al III G Point non dimenticheranno facilmente la giornata del 24 Aprile 2005. E probabilmente non la dimenticheranno neanche gli splendidi membri dell‘ organizzazione Nordovest 4x4. Quella che doveva essere una sfida tra uomini appassionati del proprio mezzo, guidati nel raggiungere e poi a percorrere un nuovo passaggio incontaminato superandone gli ostacoli naturali, si e’ trasformata in una sfida tra gli uomini, con il loro G, e la Natura.

Le piste, attraverso le quali si sarebbe dovuto raggiungere il III punto G, rigorosamente selezionate per essere difficili in condizioni meteorologiche normali, sono diventate quasi inaccessibili. Anzi, per effetto della pioggia, in alcuni punti sono proprio scomparse.

Cronaca di un G-ista che era là

“Il primo G a scivolare verso valle , dopo il difficile passaggio del castagno e soltanto dopo qualche chilometro dalla partenza, e’ un avvertimento della Natura

Avvertimento quasi ignorato da tutti, confortati dallo splendido recupero effettuato con il verricello con taglia a 90gradi, strop agganciata a metà del telaio con il G che avanza coordinandosi al moto del verricello e allo scorrimento della stessa strop sul telaio.

Inoltre,per evitare altri problemi, costruiamo tutti insieme delle barriere laterali di legno ...e via ...siamo forti ....dovè il problema? Già dové?

Il problema stava aspettando tutti alla B4 , una pista con dei passaggi laterali e che non perdona mai chi tiene anche per un attimo le ruote sterzate a monte. Il primo G non passa. Scaviamo con pala e piccone dei solchi per trattenere le ruote. Funziona. Passano ancora una decina di G. Poi, sotto la pioggia che si fa sempre più incessante, anche i solchi spariscono, raccordati dall’ acqua che scorre impetuosa. Come se stesse svolgendo quasi una missione : quella di raggiungere il fiume ad ogni costo e nel più breve tempo possibile. E così, i G della seconda parte del gruppo, uno dopo l’altro, scivolano lateralmente, in vari punti.
Si scatenano i verricelli , ma il mitico tirfor la fa da padrone assoluto; quello che emerge nelle situazioni più difficili. Emerge anche lo spirito di squadra ; emergono gli uomini che si aiutano sino ad esaurire quasi le energie. Cosi, tutti i G alla fine passano. Ma poi , fuori dai laterali , arrivano le salite; fangose, a coefficiente d’attrito quasi nullo.
Qui i mezzi meglio gommati e motorizzati si fanno vedere. Sibili di turbine,diesel che urlano come dei benzina,limitatori di giri dei benzina che intervengono ripetutamente quasi trasformando il G in un drago sputa fuoco con fiamme di qualche decina di centimetri che sbucano dalla marmitta.
Sono le 18 del pomeriggio, quando l’ultimo G esce dalla B4.
Dovevamo essere li a mezzogiorno. Impossibile raggiungere e poi percorrere il III G Point. Ci guardiamo tutti negli occhi , stanchi ma incredibilmente soddisfatti. Si ritorna alla base.
Tutti i G, la cui età media e’ di oltre 14 anni, sono arrivati: maledettamente in forma, fedeli ed affidabili come sempre.
Ora la splendida sala da pranzo dell’asilo di Pamparato messo a disposizione dall’ Amministrazione, ci attende. Anche il mio G scorre veloce,più veloce del normale come se sapesse che tra poco la fatica e’ finita.
A pranzo, che avviene all’ora di cena, l’organizzazione ci fa sapere che il III G Point si percorrerà, certo in altro momento,forse a Maggio, ma si raggiungerà e si percorrerà. Sarà riservato agli stessi stoici e instancabili partecipanti di questa edizione. Nessuna eccezione.
Il vincitore del trofeo del terzo G point e’ già sicuramente uno di noi .”
ArrivederGi

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